Riciclare coprisedili usati in…pantofole!

Viene dal Paese del sol levante, più precisamente da parte di ANA (All Nippon Airways) l’idea di riciclare dei rifiuti in maniera più che creativa. La compagnia giapponese ha infatti lanciato un progetto per il riciclo di coprisedili usati trasformandoli in vere e proprie pantofole. L’iniziativa cosiddetta di upcycling (termine che indica la trasformazione di un prodotto vecchio/usato in un qualcosa di qualità o con valore superiore), sarebbe nata direttamente dai dipendenti. La flotta conta attualmente più di 200 mezzi e tenendo conto che i sedili degli aeromobili vengono utilizzati quotidianamente per svariate ore, i rivestimenti costituiscono un rifiuto che viene quindi gettato in gran quantità. La società, per la realizzazione di queste speciali pantofole collaborerà con l’azienda di abbigliamento Onward Trading; gli oggetti saranno nei noti colori blu scuro caratteristici della compagnia, verranno inoltre realizzate a mano da artigiani della prefettura di Yamagata, nel nord del Giappone.

Vi è anche da far notare come per ANA questa iniziativa non consista una novità in senso assoluto. Infatti nel mese di maggio scorso, la compagnia aerea ha collaborato con ROOTOTE per utilizzare le ex uniformi dei meccanici e creare delle borse (tote bag). Esse hanno avuto un successo immediato, esaurendosi in nove ore, con tre vendite successive che si sono concluse con l’esaurimento delle scorte. 

Le calzature sono realizzate con i rivestimenti dei Boeing 767, 787, 737 e DHC Q400, con colori diversi per ciascun tipo. Verranno vendute tramite un sistema a lotteria per ora limitato a 50 pezzi (paia). Costeranno 6.930 ¥ (47 dollari), un prezzo di certo non economico, ma ragionevole vista l’origine unica e la lavorazione a mano. 

Maggiori dettagli per i curiosi e gli interessati si possono trovare direttamente sul sito dedicato: https://ana-upcycleproject.com

 

I vari modelli delle calzature

In un comunicato, Junko Yazawa, EVP di Customer Experience Management & Planning di ANA, ha dichiarato:

“Questo prodotto è frutto di una vera collaborazione: l’idea iniziale del progetto è stata concepita dai dipendenti di ANA nell’ambito di un programma di proposte interne. Siamo onorati di lavorare con Onward Trading Co. Ltd. per unire le nostre missioni e creare un prodotto che sia in linea con i valori dei nostri clienti; che sia anche un esempio per le iniziative di sostenibilità nel settore aereo”.

Difatti ci troviamo in un periodo storico in cui si punta molto alla sostenibilità in tutti i settori, compreso quello dell’aviazione. Si parla molto di carburanti sostenibili, sviluppo di velivoli elettrici ecc. Quello che forse però ANA può insegnare è come queste iniziative coinvolgano in maniera preponderante la massa di clienti, fidelizzandoli e consentendo loro di prendere parte attiva a questi progetti per migliorare la sostenibilità del settore. Sicuramente, per la maggior parte delle persone, acquistare un paio di pantofole in edizione limitata è molto più eccitante che pagare per la compensazione delle emissioni di carbonio su ogni volo (per quanto giusto questo possa essere). I progetti di upcycling stanno quindi prendendo sempre più piede (è proprio il caso di dirlo); un’altra iniziativa degna di nota viene da Aviation Tag, essi vendono portachiavi realizzati con parti di aerei dismessi, consentendo agli appassionati di conservare un pezzo dei loro aerei preferiti e garantendo che la fusoliera metallica non vada – almeno non tutta – completamente distrutta.

 

In foto, un render di due Boeing 787 ANA

Ph. Credits: Boeing; ANA

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